Il Linkwood è un Whisky dello Speyside, regione ricca di distillerie, dove possiamo trovare i famosi The Macallan, Glenfiddich, Glenlivet e molti altri.
La distilleria fu fondata nel 1821 e, come successo nella maggior parte dei casi, ha subito chiusure, ristrutturazioni e crisi.
Nel 1971 furono commissionati due alambicchi perfettamente uguali a quelli originali, comprese ammaccature e gobbe varie, per cercare di riprodurre il sapore originario del secolo precedente. Adoro questi procedimenti, questo amore per il prodotto, questa ricerca della tradizione. Il Whisky è una cosa seria e in Scozia le leggi sono severissime.
Forse avrete notato i cigni raffigurati nell’etichetta, si tratta di un omaggio agli abitanti della Linkwood Burn, a monte della diga Linkwood Dam, da dove la distilleria prende l’acqua per il raffreddamento degli alambicchi, mentre l’acqua usata per la lavorazione (cioè quella che beviamo insieme al distillato) proviene dalle sorgenti vicine al Milbuies Loch.
La distilleria produce sopratutto per i grossi produttori di blended, cioè whisky creati mescolando vari tipi di single malt, ma vende anche il suo single, sopratutto nella versione 12 anni, che mi accingo a gustare.
Il whisky è piuttosto alcolico, ha ben 43%, quando solitamente i produttori si limitano al minimo per legge, cioè 40%.
Quando il whisky è molto alcolico, tendo ad allungarlo con un cucchiaino d’acqua, perché il palato dopo due sorsi si addormenta facendoci perdere parte dei sapori.
Dico subito che si tratta di uno dei miei whisky preferiti. Non amo particolarmente i whisky torbati, cioè quelli che “sanno di fumo”, preferico quelli bilanciati, trovo più semplice scovarne i sapori.
In questo caso abbiamo la versione 12 anni, e già avvicinandolo al nasino possiamo sentire la sua dolcezza, con solo un vago accenno di fumo. Ma bene!
Al palato si conferma il carattere fresco e dolce, non troppo corposo, fruttato e floreale. La nota di fumo non copre nessun sapore, ma lo rende più armonioso. Un prodotto di gran classe.
La distilleria non è famosissima, il whisky non l’ho mai visto in un supermercato e per chi non abita in città dotate di negozi dedicati, l’acquisto tramite internet è obbligatorio.
Il prezzo non è popolare, si aggira intorno ai 60 euro. Lo consiglio a chi ha già una discreta collezione di whisky più commerciali (ma per questo non meno buoni), e vuole iniziare un percorso più approfondito.
Un grazie per la precisione e la correttezza dello scritto, che non può che farci ulteriormente avvicinare ai grandi whisky.
Grazie, molto gentile 🙂