Continuiamo il viaggio sul pianeta inflazione. Anche in questo caso lo spunto per l’articolo è giunto chiacchierando con un amico. La volta scorsa si trattava di un impiegato pubblico, stavolta di un imprenditore, gran divoratore di libri.
Ma non si può sapere tutto, altrimenti sai che noia. Ecco la frase chiave che mi ha strappato un sorriso:
“Ma per cercare di risolvere il problema dei consumi, non potrebbero dare un po’ di soldi a tutti?”
“Si che potrebbero, ma non servirebbe praticamente a nulla, nel lungo periodo”
E qui si è bloccato, non riuscendo a capire il funzionamento, davvero intuitivo, dell’inflazione.
Con un semplice esempio ho risolto: mettiamo che un governo stampi qualche decina di miliardi di euro e distribuisca questa moneta sonante con gli elicotteri. Piovono bigliettoni.
Cosa accadrebbe? Dalla mattina alla sera la popolazione si troverebbe più ricca, tutti i cittadini, nessuno escluso. Il mattino dopo i consumi aumenterebbero a dismisura, ad esempio dal fruttivendolo ci sarebbe la coda e in breve tempo esaurirebbe tutte le scorte di frutta e verdura. Il giorno dopo cosa succede? Che il fruttivendolo ricompra la merce e ne aumenta i prezzi rispetto al giorno precedente, sicuro in ogni caso di vendere tutto il magazzino, e così via, finché i prezzi raggiungeranno un livello per cui le vendite si fermeranno.
Siamo più ricchi? No, lo siamo stati solo per un brevissimo periodo, senza contare che quando lo Stato chiude i rubinetti ci troveremo più poveri, visto che i prezzi ora sono alti ma i nostri stipendi sono tornati quelli di un tempo. Abbiamo creato una distorsione. Ci vorrà del tempo per far scendere i prezzi al livello iniziale. Se nessuno compra i prezzi calano, e si ha la deflazione.
Chi ha trovato maggiore giovamento da questa distribuzione di denaro? Chi si è recato subito a fare acquisti. Chi ha aspettato il secondo giorno ha trovato i prezzi già maggiorati, anche se di poco. Chi è rimasto a casa una settimana per l’influenza trova tutto molto più caro. L’inflazione colpisce gli ultimi percettori della moneta, premiando chi ne entra in possesso per primo, perché può comprare beni e servizi ai prezzi del giorno precedente con soldi freschi creati dal nulla.
Con questi semplicissimi esempi spero di aver fugato qualche interrogativo. L’argomento è vasto e molto interessante, non finisce qui.
Per chi vuole leggere la prima parte, ecco il link.