Quando pensiamo alla banca ci viene subito in mente un istituto che utilizza i risparmi dei correntisti per incanalarli verso attività produttive, in pratica prestandogli denaro.
Come funziona il processo del prestito? (molto diverso dal deposito)
Purtroppo a questo punto bisogna prendere familiarità con la contabilità a partita doppia, ma è molto semplice: si divide un foglio in due con una riga verticale e a sinistra si raccolgono gli attivi (asset) mentre nella parte destra i passivi. Le due somme devono sempre coincidere causa equazione attivo=passivo+capitale netto.
Faccio un esempio per semplificare al massimo.
Possiedo 100.000 euro e ho intenzione di aprire una società di prestiti di nome Mustang Bank, inizialmente lo stato patrimoniale sarà questo:
Attivo Passivo
Capitale netto:
Cassa 100.000 Mustang Bank 100.000
Totale 100.000 Totale 100.000
Il nostro obiettivo è prestare denaro a interesse, per cui cediamo 90.000 euro al Signor Rossi che vuole ristrutturare il suo ristorante. Il prestito sarà al 10% annuo, per cui cedo a Rossi 90.000 euro in cambio di un titolo di debito per 99.000 eurocon scadenza a 12 mesi. Questo titolo di debito andrà nel nostro attivo, quindi a questo punto avremo:
Attivo Passivo
Cassa 10.000 Capitale netto:
Crediti verso Rossi 99.000 Mustang Bank: 109.000
Totale 109.000 Totale 109.000
Il mio attivo è aumentato di 9.000 Euro, sperando che Rossi tenga fede all’impegno.
Cosa è successo alla quantità totale di moneta nel circuito bancario? E’ aumentata? Assolutamente no. Al termine del prestito io mi ritroverò più ricco di 9000 euro, ma Rossi ha dovuto attingere dai propri risparmi per potermi pagare l’interesse, quindi è stato solo un trasferimento di proprietà. Abbiamo fatto produttività, non inflazione. Non abbiamo aumentato la massa monetaria.
Visto che le cose stanno andando bene, decido di far entrare in società un mio amico di nome Horse, che porta nelle casse altri 109.000 euro, in modo che saremo alla pari.
Ecco come si presenta lo stato patrimoniale:
Attivo Passivo
. Capitale netto
Cassa 218.000 Mustang Bank: 109.000
Horse : 109.000
Totale 218.000 Totale : 218.000
A questo punto le cose iniziano a prosperare, potremmo far entrare nuovi soci oppure trasformarci in S.P.A.
Con una SPA possiamo attirare i soldi dei piccoli risparmiatori cedendo le nostre azioni.
Cambiamo il nome della società in Mustang BH Corporation e mettiamo sul mercato 100.000 azioni a 10 euro l’una in modo da raccogliere un milione di euro. Di questo milione ne prestiamo 950.000 mentre ne teniamo 50.000 come riserva. Ecco il nuovo stato patrimoniale:
Attivo Passivo
Cassa 50.000 Capitale netto:
Credito 950.000 Azionisti: 1.000.000
Totale: 1.000.000 Totale: 1.000.000
Allarghiamoci ancora. Vendiamo certificati di deposito, per cui un compratore cede i propri soldi a noi per un tempo prestabilito in cambio di un rendimento.
Ad esempio, riceviamo 200.000 euro dal Sig. Iron per un periodo di un anno in cambio di un interesse del 10%. Noi sappiamo di poter piazzare questi soldi al 15% di interesse per un profitto del 5%.
Nello stato patrimoniale troveremo nelle passività sia gli azionisti che il Sig. Iron, sui quali siamo debitori:
Attivo Passivo
Cassa: 250.000 Cert.Dep. Iron: 200.000
Crediti: 950.000 Azionisti: 1.000.000
Totale 1.200.000 Totale 1.200.000
Ragionando in termini economici, sia i creditori che gli azionisti condividono la proprietà della Mustang BH Corporation, visto che possono rivendicare gli attivi della stessa.
A questo punto prestiamo i nostri fondi in cambio di titoli di credito, come fatto inizialmente:
Attivo Passivo
Cassa 50.000 Cert.Dep. Iron: 200.000
Crediti 1150.000 Azionisti: 1.000.000
Totale 1200.000 Totale : 1.200.000
La nostra banca sta facendo quello che la gente si aspetta faccia una normale banca: raccoglie denaro a prestito per darlo a terzi. Il suo guadagno sarà costituito dalla differenza tra gli interessi praticati.
La nostra banca può espandersi quanto le pare, in ogni caso non creerà inflazione, non creerà moneta dal nulla, la massa monetaria resta invariata. La sua funzione è quella di incanalare i risparmi verso investimenti (si spera) produttivi.
Ovviamente se la banca esagerasse nell’erogare crediti verso investimenti rischiosi, può finire in bancarotta. Se troppi debitori non riescono a saldare i debiti, la banca farà default.
In questo caso a subire le perdite sarebbero azionisti e creditori, come del resto avviene in ogni altra attività economica. Qualcuno paga sempre, non esistono pasti gratis.
Più avanti vedremo invece il reale funzionamento dell’attività bancaria, che discosta da quello esaminato oggi, dal quale nasce il problema dell’inflazione e sopratutto dei temuti cicli economici, almeno secondo la scuola Austriaca di economia.