Il Galaxy Note 3 ha preso il posto del mio ultimo smartphone, il primo Note, cui diedi fiducia oltre due anni fa, malgrado fosse un po’ azzardato, all’epoca.
Due anni fa andare a spasso con una mattonella da 5.3″ mi ha fatto ridacchiare dietro da più di una persona, ma ho la fortuna di ragionare col mio cervello, non con le mode del momento.
Il buon vecchio Note mi ha dato soddisfazioni, ma peccava in reattività. Abituato con la velocità istantanea dell’Iphone, aspettare due secondi per aprire una app mi era diventato fastidioso. Lo so, “son problemi”, ma che ci volete fare.
Il Note 2 l’ho passato a piè pari, dopo averlo provato non ho notato molta differenza col suo predecessore, sebbene più veloce.
Ora, dopo aver aspettato il tempo necessario al fisiologico abbassamento di prezzo, ho portato a casa il Note 3, e il salto temporale sembra di cinque anni, non due.
Esteticamente è un gioiello, il materiale usato per il fondo è un policarbonato con stampata una trama simile alla stoffa, con cuciture comprese. Completano l’aspetto prezioso anche gli inserti in metallo, come il bordo, intelligentemente più altro dello schermo, in modo da proteggerlo. E’ molto elegante, diverso dall’aspetto povero e plasticoso del primo modello.
Sorvolo sulle specifiche tecniche, visto che si trovano ovunque, parliamo di prestazioni.
Lo schermo è una gioia per gli occhi. Si, è enorme, circa 5,7″, e sembra un quadro.
Risoluzione e densità di pixel ai vertici, e lo si apprezza nell’uso quotidiano. Ci si può fare praticamente di tutto, è come un piccolo tablet, ma con prestazioni da vertice.
Si chiama Note per una ragione specifica: il pennino. Il pennino lo si ignora inizialmente, poi per curiosità lo si comincia ad usare, per poi non poterne più fare a meno.
Tanto per intenderci: lo uso anche per fotomontaggi ed editing (amatoriali), è di una comodità e velocità insospettabili.
Un altro aspetto che si tende ad ignorare ma che trovo fondamentale è la batteria. Cellulare grande, batteria grande. Riesco a farci due giorni, usandolo normalmente, quindi chiamate, whatsapp, fotocamera. Senza contare il fatto che non essendo monoblocco (come Xperia o Iphone) è sempre possibile cambiare la batteria in un minuto, oppure montarne una di capacità doppia, che vi farà dimenticare il caricatore.
Da sfatare il tormentone che mi sono sentito rivolgere decine di volte: “E’ troppo grosso, non sta neanche in tasca”. Beh, non so che taglia abbiate voi, a me in tasca entra senza problemi, custodia compresa.
Vi assicuro che dopo aver usato uno schermo di questa grandezza e qualità, tornare a telefoni sotto i 5″ o addirittura 4″ (chi vuol capire capisca) diventa una tortura.
Il prezzo del Note 3 è ufficialmente 729 euro, ma in rete si può trovare, in siti affidabili, anche a meno di 500.
Buon divertimento.