Dalwhinnie : incontriamoci !

Dalwhinnie

 

Comprai questo whisky agli inizi del mio viaggio virtuale tra le distillerie scozzesi, alcuni anni fa.

Mi trovavo in un discount alimentare e diedi un’occhiata tanto per, convinto di trovare sempre i soliti due-tre whisky blended da pochi euro.

Quando lessi “Single malt Scotch Whisky” lo afferrai subito, allettato anche da prezzo piuttosto contenuto (30 euro) e andai in cassa con occhi bassi, visto lo sguardo accusatorio di mia moglie.

Ormai ci ha fatto il callo, ma inizialmente vedeva questi acquisti come il solito hobby temporaneo cui effettivamente cedo spesso, e a botte di 30-40 euro le occhiatacce erano all’ordine del giorno.

Arrivato a casa, dopo aver predisposto tutto, lo assaggiai e mi brillarono gli occhi. Ma che buono! Lo sapevo io, sono un esperto! Certo, come no.

Dalwhinnie in gaelico significa “luogo d’incontro”. Di questo whisky è bello il nome, il luogo dove si produce e ovviamente il gusto.

La distilleria fu fondata nel 1897 e subì le solite vicissitudini, anche più del solito. Aperture, chiusure, passaggi di proprietà, incendi. Non si fanno mancare nulla lassù. Appunto,  dove si trova? Qui:

 

Bello eh? Siamo nelle Northern Highlands, e la zona dove si trova la distilleria è la più elevata della Scozia nonché la più fredda. Tra le altre cose questo comporta un invecchiamento maggiore del solito, proprio a causa dell’altitudine e dell’umidità.

Gli edifici sono imbiancati a calce e furono costruiti negli anni 30′.

Originariamente il Dalwhinnie doveva essere più affumicato, visto che utilizzavano la torba del posto per la maltazione, mentre dal 1982 l’orzo arriva già pronto con una leggera torbatura che comunque è ben riconoscibile.

La distilleria è fornita di un bel visitor centre, ristrutturato nel 2011 con un investimento di 1 milione di Sterline, che è sempre aperto e richiama oltre 30.000 fortunati visitatori ogni anno.

Questo single malt utilizza solo il 10% della produzione, mentre il restante 90% viene usato per produrre i blended Black&White e Buchanan’s.

Ora la parte più bella, la degustazione.

Il colore chiaro ci indica la provenienza delle botti: le classiche quercia americana ex bourbon.

La gradazionè del 43% e c’è abbastanza fumo, ma al palato è una goduria.

Mediamente corposo, si sentono miele e vaniglia, quindi dolce, agrumato e con un tocco di torbatura perfetto.

Mi piace molto questo Dalwhinnie, e sembra piaccia ad un altro milione di amici che lo acquistano ogni anno.

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