Con l’Iphone ci vai sulla Luna.
Tutto vero, cari amisci. Lo giuro.
Riporto una conversazione avuta da un amico, ad una cena, che mi ha subito riportato fresca fresca stamattina al telefono, tra le risate ma soprattutto incredulità.
Stiamo parlando di ultracinquantenni. Sei. Cinque con Iphone e il mio amico, che chiamerò Carlo, con un Samsung lowcost vecchio di qualche anno.
Come intuibile, Carlo non è esperto di smartphone, ma, frequentandomi, ha capito che forse su Apple, ma soprattutto sul suo telefono, aleggiano leggende forse un tantino esagerate.
Insomma, come purtroppo accade a tutti noi, quando ci sediamo al tavolo del ristorante abbiamo la brutta abitudine di estrarre il telefono e tenerlo li, sotto controllo.
Appena fatto, in cinque si accorgono di essere fratelli di marchio, in pratica i miei amati Appleslave, mentre il mio amico viene subito messo all’angolo, con una serie di fendenti che lasciano il segno.
“Ma che telefono hai? Android? Io quella roba li non riesco nemmeno ad usarla”
“Cioè, l’Iphone è troppo avanti, ad esempio, se fai una foto, ti rimane li, e con due click ci fai quello che vuoi”
Ma guarda, incredibile sta cosa. Ci fai quello che vuoi! Né più né meno come su Android. Anzi, su Android, come sempre, hai alcune opzioni in più, nella condivisione ad esempio.
Su Android puoi condividere la foto appena scattata con qualunque app che abbia anche lontanamente a che fare con le immagini. COL CAZZO su Iphone. Decide Apple, come sempre.
Al che prende parola quello che “avevo un Huawei ma ora ho cambiato con questo, non c’è storia”
Ovviamente immagino che lo Huawei fosse uno da 99€ che viene messo a confronto con un Iphone da 1000€.
“Vedi…..guarda anche la tastiera, non vedi come è più LISCIA”
Che la tastiera possa essere liscia francamente mi mancava. In effetti una spiegazione potrebbe esserci. Su Iphone manca la vibrazione sulla tastiera, non c’è, e quindi il fesso probabilmente la sente più liscia. (Senza nulla togliere all’ottima tastiera dell’Iphone. E’ davvero precisa e veloce)
Nel frattempo il suo amico gli spiegava le mirabolanti cose che si possono fare con l’Iphone:
“Ad esempio, vedi whatsapp? Sull’Iphone se vuoi mandare un vocale lungo, basta che tieni premuto e rimane in funzione finché vuoi.”
Amisci, come commentare simili perle?
Carlo mi continuava a dire, durante il simpatico resoconto, che “avresti dovuto esserci”.
No caro, è andata bene così, perché vedi, io sono razzista. Solo su una cosa, ma lo sono. No, niente idiozie sul colore della pelle o i gusti sessuali. Io sono razzista contro gli idioti.
E in quella cena il Capitano avrebbe dato il peggio di se. Prima prendendo per il culo questi cinque fessi che si sentono qualcuno perché hanno un telefono di merda a 50 anni, poi avrei cominciato ad insultarli, perché c’è un limite alle troiate che posso sopportare. Infatti non ascolto più discorsi politici da 25 anni.
Dopo questa parentesi su cosa sarebbe sicuramente accaduto con il Capitano come settimo commensale, arriviamo al gran finale.
Come detto, Carlo usa poco lo smartphone, e non sapeva ribattere alle scemenze di questi poveracci. Al che dice: “Mah, io non so niente di telefoni, ci messaggio e ci guardo le partite, se non sono a casa.”
“Ah beh, ce l’ho anch’io le partite sull’Iphone. Ho SkyGo”
“Eh, si, ma io Sky non ce l’ho. Uso questa applicazione qui….”
E quindi fa vedere alla ciurma di mentecatti una app che si chiama “Live Football”, che ovviamente non esiste su Iphone, come non esistono app che ti permettono, ad esempio, di scaricare musica gratis. Come non esiste la possibilità di cliccare su una canzone e usarla come suoneria. Come non esistono molte altre cose, malgrado Ios stia copiando spudoratamente Android da ormai oltre un lustro.
Questi gonzi rimangono un po’ di merda, perché di sistemi operativi non sanno un cazzo, a loro interessa che ci sia la Mela morsicata, e se ne escono con la perla della giornata:
“Beh, dai, ci sai fare però col telefono! Certo, se avessi un Iphone come noi potresti andare sulla Luna!”
Game, set, match.
E vi giuro che è tutto vero. Ve lo giuro.