Come ristrutturare casa da soli: le tracce

Se stiamo ristrutturando casa è facile ci servano tracce,  nei pavimenti e nei muri.

Solitamente sui pavimenti passeranno le tubazioni idrauliche, mentre sui muri quelle elettriche, ma se la ristrutturazione è profonda e state anche pensando di rifare il pavimento, conviene sfruttare questi ultimi e far passare tutto da li.

Oggi ci occupiamo di tracce sui muri, necessarie in ogni caso quando si tratta di alimentazione, visto che agli interruttori in qualche modo si deve arrivare, senza contare le necessarie cassette di derivazione, quelle strane porticine rettangolari o tonde che possiamo vedere in alto, sulle nostre pareti.

Le tracce sui muri sono alla portata di tutti ma è chiaro che bisogna sempre fare attenzione. Occhio ai tubi idraulici, ai corrugati elettrici e a non passare nell’appartamento del vicino, a meno che non vi chiamiate Norman Bates.

Il metodo più facile e veloce per questo lavoro è procurarsi una “scanalatrice”:

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Peccato che costino un mucchio di grana. Si possono trovare anche dai “Brico” a 100 euro, ma quelle professionali costano cifre intorno ai 1000. Ricordo che esistono le società di affitto, ma non conosco i prezzi per queste macchine.

Con questi attrezzi possiamo tracciare su muri di mattoni o di gas-beton, materiale sempre più usato negli ultimi anni. Se troviamo pietra la faccenda si complica, ma torniamo a noi.

Se non avete a disposizione una scanalatrice è molto probabile che abbiate un piccolo flessibile, serve una lama diamantata che costa circa 10 euro:

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Se non avete problemi di polvere potete tagliare ai lati della traccia per poi usate mazzetta e scalpello per la parte centrale, velocizzando il tutto. Se non potete far polvere né avete una scanalatrice, bisogna fare tutto con mazzetta e scalpello. Le tracce non saranno precise, ma poi copriremo tutto con malta e arenino, per cui che ci frega?

Da ricordare sempre che i corrugati da 16mm sono quasi inutili, quindi vanno usati almeno quelli da 20mm, tenendo sempre presente che la traccia da fare non deve essere di 20mm in profondità, ma almeno 25, meglio 30mm, perché se non lasciamo almeno mezzo cm non abbiamo spazio per lavorare di intonaco. Dopo un mese lo vedrete sbriciolato. Per tenere fermi i corrugati ben appoggiati al muro basta usare chiodi messi in diagonale e poi cemento a pronta.

Il vero problema con le tracce è nelle case con 100 anni o più, quelle costruite in pietra. In questo caso il modo migliore che ho trovato è l’utilizzo di un flessibile con disco da 23 cm diamantato. Prima si creano diversi tagli paralleli per indebolire la pietra, poi si usano i soliti mazzetta e scalpello a punta, che andrà posizionato “tra le righe” in modo da spezzarle facilmente. E’ un lavoraccio, ma l’alternativa è non farle e usare canaline esterne.

Il lavoro è facile ma pericoloso. Uso sempre guanti, occhiali da lavoro, maschera con filtri, cuffie e cappello.

Farete un polverone e ne troverete ovunque anche se chiudete la porta.

Eccomi qui, quasi pronto per il taglio:

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E qui un po’ di tracce nella casa che sto ristrutturando:

 

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