Ho cominciato programmando in Basic sul Commodore 64.
In seguito ho smanettato con Amiga OS, Linux, QNX, OS/2, MacOS, MorphOS e altri. Senza dimenticare Windows, of course.
Insomma, mi diverto a provarli, a trovare pregi e difetti.
Personalmente adoro AmigaOS, è quello dove ho speso più tempo. Tutto è dove deve essere, bello preciso, pulito e con tante belle iconcine. Peccato sia un esercizio di stile, visto che manca il software.
Questo prologo per giustificare il fatto che trovo Android l’opposto di ciò che amo.
Quando collego il telefono al PC (o quando uso un file manager), mi perdo nei meandri delle sue cartelle. Non si capisce niente, diciamolo.
Alla fine è un po’ come usare un OS con la CLI, cioè quei sistemi operativi a linea di comando. Se non ti ricordi i percorsi, ti perdi.
Di buono cosa ha? Che è un OS a tutti gli effetti. Complicato, ma utilizzabile per fare qualsiasi cosa. (ormai si trova non solo sui televisori, ma anche nei frigoriferi)
Ecco a cosa mi serve usare iOS. Quando mi incazzo con Android, perché impazzisco nel cercare la cartella dove ho scaricato che so, dei brani musicali, prendo l’Iphone e mi passa tutto.
iOS è un giocattolino col le iconcine della Chicco. Quindi ingoio il boccone amaro e continuo a cercare quella fottuta cartella. Che almeno esiste e ci posso interagire.